Il Ministero della Pubblica Istruzione
Direttiva Prot. n. 1455
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Roma, 10 novembre 2006 |
Indicazioni ed Orientamenti sulla partecipazione
studentesca
La scuola di oggi non può vivere senza la
partecipazione attiva e propositiva di tutti i soggetti che la compongono,
compresa la componente degli studenti. L'autonomia, infatti,
attribuisce ai diversi soggetti della comunità educativa un rinnovato ed
essenziale protagonismo nei processi di autogoverno dell'istituzione
scolastica, esigendo da ciascuno il rispetto dei reciproci ruoli con uno
spirito di cooperazione partecipativa tra i docenti, gli studenti, i
dirigenti scolastici e tutto il personale. In tale contesto, il pieno
coinvolgimento dei discenti nella vita democratica della comunità
scolastica è diventata ora più che mai un'esigenza irrinunciabile per il
corretto funzionamento della scuola dell'autonomia e per una piena
realizzazione del diritto all'apprendimento e al conseguimento di
risultati formativi da parte dei giovani. La partecipazione studentesca
costituisce, quindi, uno dei tasselli fondamentali di una scuola moderna,
capace di combattere e prevenire il drammatico fenomeno della dispersione
scolastica, di mettere al centro dei suoi obiettivi la valorizzazione
delle inclinazioni personali di ciascuno studente, di creare le migliori
condizioni per un apprendimento efficace. La partecipazione
studentesca, del resto, si carica anche di un'insostituibile valenza
educativa per la formazione di una cittadinanza consapevole dei cittadini
e dei lavoratori del domani. L'esercizio della democrazia, infatti, è un
diritto-dovere che va appreso e praticato giorno per giorno fin dalla più
giovane età. La scuola è la palestra ideale di questa pratica, quando
sviluppa nella persona che apprende la consapevolezza dei propri percorsi
formativi e favorisce e sostiene un processo relazionale finalizzato alla
crescita globale, nella convinzione che le ragazze e i ragazzi, attraverso
l'assunzione di responsabilità partecipative, si educano al confronto ed
imparano le regole fondamentali del vivere sociale.
La
scuola-comunità, dunque, alla luce di quanto sopra brevemente esposto, si
configura anche come luogo sociale di confronto, di partecipazione e di
democrazia che contribuisce ad una formazione completa e moderna della
persona. Ciò non di meno, occorre che siano sempre ben chiari ai ragazzi
due concetti che la normativa vigente non manca di
sottolineare. Anzitutto si deve ribadire che l'esercizio della
partecipazione è soltanto un aspetto, seppur importante, del processo
educativo, tenendo sempre presente che il lungo percorso
dell'apprendimento, affinché sia efficace, richiede un impegno rigoroso e
continuativo di studio, fatto anche di nozionismi, fatica e
disciplina. In secondo luogo, va rammentato che partecipare significa
anche assumersi delle responsabilità, adempiere i propri doveri e
rispettare i diritti degli altri. È per questo che lo Statuto delle
Studentesse e degli Studenti affianca al novero dei diritti l'elenco dei
doveri che i discenti sono tenuti ad osservare.
Tanto premesso, si
rende necessario richiamare l'attenzione di tutta l'Amministrazione
scolastica sulla necessità di assicurare un'effettiva centralità della
componente studentesca attraverso, anzitutto, la piena attuazione della
normativa vigente in materia di partecipazione responsabile degli studenti
alla vita scolastica. La concreta attuazione di tale normativa, alla luce
di quanto sopra illustrato, rappresenta, pertanto, una condizione
imprescindibile, oltre che un dovere istituzionale, per l'affermazione di
un modello di scuola volto a garantire il pieno sviluppo della persona
umana e la formazione dei cittadini di domani. In tale ottica gli
Uffici Scolastici Regionali e Provinciali, in collaborazione con la
Direzione Generale per lo Studente, daranno ogni utile e costruttivo
apporto a sostegno della condizione studentesca, del protagonismo dei
giovani e dell'impegno delle Consulte e della Associazioni
Studentesche. In attesa della riforma degli organi collegiali, gli
uffici competenti debbono favorire le condizioni per rafforzare il dialogo
tra le rappresentanze degli studenti e l'Amministrazione scolastica a
livello territoriale, regionale e nazionale, sviluppando, altresì, le
interconnessioni fra le diverse forme di rappresentanza; i Dirigenti
Scolastici, dal canto loro, anche attraverso raccordi in rete tra le
rispettive scuole, si renderanno parte attiva nell'incoraggiare e favorire
occasioni di partecipazione responsabile degli studenti alla vita della
comunità scolastica, con l'obiettivo di contribuire a rafforzare il senso
di identità e di appartenenza , la solidarietà, il rispetto degli altri,
il bisogno di comunicare e progettare insieme. In coerenza con tale
impegno e analizzando i dati del tutto negativi emersi dal monitoraggio
effettuato negli scorsi mesi dalla Direzione Generale per lo Studente,
appare opportuno ricordare che, ai sensi dell'art. 6 comma 2 del D.P.R. 24
giugno 1998, n. 249 lo Statuto degli Studenti e Studentesse va consegnato
a ciascuno studente all'atto di iscrizione e che il regolamento d'istituto
va elaborato e condiviso con tutta la comunità scolastica, ivi compresa la
componente degli studenti, modulandolo sul rispetto delle normative
vigenti in materia di partecipazione studentesca, con particolare
riferimento al T.U. del 16 febbraio 1994, n. 297, al D.P.R. 24 giugno
1998, n. 249 e al D.P.R. 567/96 e successive modifiche.
Per
avviare un reale confronto istituzionale, si ritiene opportuno valorizzare
il ruolo del Forum Nazionale delle Associazioni Studentesche allargandone
la partecipazione anche ad altre associazioni secondo i criteri di
ammissione già previsti, nonché favorire la nascita dei Forum Regionali,
come previsto dal DPR 301/2005. Si procederà inoltre, nella direzione di
potenziare il Forum Nazionale delle associazioni dei genitori anche
attraverso la partecipazione di rappresentanti di genitori immigrati
finalizzata ad attuare una reale integrazione scolastica degli studenti
stranieri e a coinvolgere maggiormente i genitori allo scopo di
valorizzare e rafforzare il partenariato educativo tra scuola e
famiglia.
Quest'anno ricorre, poi, il 10° anniversario
dell'istituzione delle Consulte Provinciali degli studenti e tale
ricorrenza sarà un'occasione preziosa per ribadire l'importanza di questi
organismi di rappresentanza, promuovendo, durante tutto l'anno scolastico,
nuove attività progettuali e momenti di incontro che, a livello nazionale
e locale, coinvolgeranno direttamente i rappresentanti delle Consulte.
Questi organismi, fondamentali per la partecipazione studentesca, hanno
l'importante compito di valorizzare e supportare anche le iniziative
proposte dai singoli, dai gruppi all'interno delle scuole e delle reti di
scuole. Nell'intento di consentire un tempestivo avvio delle attività
delle citate Consulte Provinciali e al fine di rendere il loro lavoro
realmente proficuo, è necessario che queste siano insediate il più presto
possibile, in modo da consentire che le attività delle stesse possano
svolgersi durante tutto l'anno scolastico e non solo per pochi mesi. A
tal proposito si rammenta l'impellente necessità che improrogabilmente,
entro 15 giorni dalla chiusura delle operazioni elettorali, ossia non
oltre il 15 Novembre, venga indetta la prima riunione dell'assemblea degli
eletti per consentire l'elezione del Presidente della Consulta. La
massima tempestività nello svolgimento delle anzidette operazioni deriva
dall'esigenza di indire la I Conferenza Nazionale dei Presidenti di
Consulta entro il mese di Novembre, al fine di consentire la piena
operatività degli organi di rappresentanza istituzionale degli studenti
sin dai primi mesi dell'anno scolastico anche a livello nazionale, stante
l'importanza strategica della rapida costituzione di un soggetto
istituzionale di rappresentanza studentesca con cui dialogare. Sulla
base delle segnalazioni pervenute a questo ministero da varie realtà
territoriali e dalle rappresentanze degli studenti, si ravvisa, altresì,
l'opportunità di sottolineare che gli uffici dovranno prestare la massima
attenzione, ponendo in essere ogni opportuna azione di vigilanza e di
controllo, affinché le elezioni studentesche e, in particolare, la prima
assemblea di insediamento della consulta, durante la quale si terrà
l'elezione degli organi di presidenza, avvengano in maniera ordinata e
regolare, in ossequio a quanto previsto dalla normativa vigente, dai
regolamenti delle consulte e dalle regole della convivenza civile e del
rispetto reciproco. Si richiama inoltre l'attenzione sulla necessità di
garantire il conseguimento delle finalità operative cui le consulte sono
istituzionalmente preposte, senza che si incorra in alcuna forma di
strumentalizzazione politica di questi organi. Ne segue che gli uffici
dell'Amministrazione regionale e provinciale dovranno porre in essere
tutte le iniziative e le modalità di attuazione più opportune per
consentire un corretto e responsabile funzionamento delle Consulte degli
studenti, anche dopo il loro insediamento. A tal fine, si rende necessario
porre particolare attenzione sia al ruolo decisivo svolto dai docenti
referenti provinciali per le consulte, sia alla predisposizione di
attività di formazione per gli studenti eletti. I docenti referenti,
infatti, sono chiamati a svolgere il delicato compito di sostenere
quotidianamente e concretamente le attività delle Consulte, fornendo agli
studenti il necessario supporto. Con riguardo alla formazione degli
eletti, va osservato che si tratta di un'attività essenziale per mettere
gli studenti in condizione di esercitare una partecipazione piena e
consapevole. In questo ambito è risultato assai efficace il metodo
dell'educazione fra pari con il tutoraggio dei docenti. Occorrerà,
pertanto, avviare tempestivamente un percorso di formazione dei
rappresentanti delle Consulte Provinciali degli Studenti con seminari
regionali o interregionali, corsi di formazione che devono essere una
costante anche nelle singole istituzioni scolastiche, che, anche con la
possibile collaborazione delle Associazioni studentesche, devono
promuovere momenti di formazione sui diritti e doveri degli studenti e
sulla rappresentanza degli stessi.
In più occasioni è emersa
l'esigenza di monitorare i fondi delle consulte per verificare il loro
corretto utilizzo, in modo da sostenere e sviluppare le attività più
significative, anche finanziariamente. A questo proposito, si coglie
l'occasione per rammentare che, a partire da questo anno scolastico, è
stato stanziato un aumento consistente dei fondi destinati alle consulte
provinciali per poter permettere ai rappresentanti degli studenti di
realizzare efficacemente i progetti da loro deliberati nelle diverse
province. Si ribadisce che la gestione dei fondi destinati alla
organizzazione e al funzionamento delle consulte provinciali, nonché per
l'attuazione delle iniziative, come deliberato dai competenti organi,
resta assegnata agli Uffici scolastici provinciali. È necessario
valorizzare a livello nazionale e locale le migliori esperienze di
partecipazione studentesca realizzate in questi anni come il Progetto
Giovani, i programmi Europei di peer education e ogni altro tipo di
progetto di promozione della partecipazione dei giovani alla vita
istituzionale che abbia ricevuto una forte adesione da parte degli
studenti. In particolare, durante questo anno scolastico, saranno promossi
percorsi educativi di educazione alla legalità, di educazione alimentare,
all'ambiente e allo sviluppo sostenibile. Infine ai sensi del d.p.r.
567/96 e successive modifiche, si richiama l'attenzione sull'importanza di
favorire l'apertura pomeridiana delle scuole per un potenziamento,
attraverso il coinvolgimento diretto degli studenti nelle fasi
progettuali, delle attività integrative e complementari finalizzate al
contenimento della dispersione scolastica e del disagio giovanile: i fondi
aggiuntivi, già predisposti, saranno progressivamente integrati da
ulteriori finanziamenti interistituzionali. Appena insediati i nuovi
presidenti, la Direzione Generale per lo Studente promuoverà la
realizzazione di una serie di incontri per aree regionali con i
rappresentanti delle Consulte allo scopo di conoscere e sostenere le
diverse iniziative territoriali e di collaborare all'attivazione e
realizzazione di nuovi percorsi su temi di rilevante interesse ed
attualità. Gli uffici scolastici regionali e provinciali forniranno ogni
supporto al fine di organizzare nel migliore dei modi tali
incontri.
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Destinatari: Ai Direttori
Generali capi degli Uffici Scolastici Regionali Loro
Sedi Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di
Bolzano Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di
Trento All'Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca
Bolzano All'Intendente Scolastico per la Scuola Località Ladine
Bolzano Al Sovrintendente degli studi per la Regione Valle
D'Aosta Aosta Al Coordinatore Dipartimento Istruzione
Repubblica San Marino
e.p.c. Ai Presidenti delle Consulte
Provinciali degli Studenti Ai Rappresentanti degli Studenti, di
classe e di istituto Al Forum Nazionale delle Associazioni
Studentesche
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