Prot. n.  13167                                                                     Roma, 7 dicembre 2005

                                                                                              Ai Dirigenti

delle istituzioni scolastiche

del Lazio

LORO SEDI

 

e, p.c.             Ai Dirigenti

dei CSA del Lazio

LORO SEDI

 

Alle OO.SS comparto scuola

LORO SEDI

Oggetto:    Progetti di sperimentazione metodologica e didattica per l’integrazione degli alunni con disabilità.

 

I dati di questi ultimi anni evidenziano una linea di tendenza in aumento del numero di alunni disabili frequentanti le scuole del Lazio e le istituzioni scolastiche si trovano a dover elaborare percorsi individualizzati che richiedono il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di personale qualificato per poter garantire appieno il diritto allo studio degli alunni con disabilità.

In un quadro normativo complesso, diverse sono le figure, interne ed esterne alla scuola, che, a vario titolo, intervengono nella definizione delle condizioni di fruibilità del servizio scolastico da parte degli alunni disabili; è il caso, per esempio degli assistenti specialistici, la cui assegnazione compete agli enti locali, che insieme agli operatori scolastici, partecipano ai processi di integrazione.

 

Per ciò che concerne la scuola, oltre ai docenti curricolari e a quelli di sostegno, che quest’Ufficio scolastico regionale ha assegnato persino in deroga al rapporto definito a livello nazionale, nell’attuale contesto normativo anche i collaboratori scolastici sono coinvolti nei processi di integrazione. Spetta, infatti, alle scuole, garantire l’assistenza di base, mediante l’assegnazione di incarichi specifici ai collaboratori scolastici che abbiano frequentato apposito corso di formazione. Corsi in tal senso sono stati già effettuati nei precedenti anni scolastici dall’Ufficio scolastico regionale per consentire la formazione di tutto il personale collaboratore scolastico in servizio; ed altri ne sono previsti per garantire la formazione al personale che non risulti ancora formato.

 

 

E’ di chiara evidenza, quindi, che la disabilità, nella sua integralità, è la destinataria finale di una serie di azioni che fanno capo a diversi soggetti istituzionali, ed è indispensabile, quindi, che i vari soggetti coinvolti cooperino per garantire la qualità dei processi di integrazione, al fine di facilitare la costruzione di un sistema dell’integrazione, anche attraverso la condivisione delle problematiche educative, dei linguaggi, delle metodologie di intervento, delle risorse e strumenti da utilizzare.

 

In questa dimensione, si riscontrano, sempre più numerose, esperienze significative realizzate dalle associazioni di volontariato che tendono a sostenere i progetti di vita per le persone disabili e non sono poche le iniziative promosse dalle scuole in collaborazione con il mondo del volontariato, che prevedono il coinvolgimento degli alunni sia come protagonisti attivi di azioni di solidarietà, sia come fruitori, soprattutto nelle situazioni di disagio scolastico e di disabilità.

 

A supporto delle istituzioni scolastiche, nella loro ricerca per la realizzazione di un’offerta formativa di qualità con particolare attenzione agli alunni disabili, questa Direzione Generale intende promuovere le migliori iniziative progettuali che vedano coinvolte le scuole, il territorio e le associazioni di volontariato in un lavoro sinergico che, fornendo alla comunità scolastica risorse professionali più ricche, permetta di migliorare la qualità dei processi di integrazione attraverso la realizzazione di progetti di vita che raccordino il mondo della scuola con l’extrascuola. Sono state, pertanto, destinate specifiche risorse, nell’ambito dei fondi destinati alla sperimentazione metodologico-didattica per l’integrazione degli alunni disabili, al finanziamento di 100 progetti proposti dalle scuole, che prevedano una sinergia di azione tra scuola, famiglie, enti locali e mondo del volontariato.

 

Le scuole potranno così ottimizzare, all’interno dei progetti, tutte le risorse presenti sul territorio per rendere più efficaci i processi di integrazione degli alunni con disabilità, perseguendo, nel contempo, la finalità di avvicinare la scuola al mondo del volontariato, anche nella prospettiva dell’educazione alla convivenza civile.

 

Le istituzioni scolastiche della regione sono pertanto invitate, nel rispetto dell’autonomia didattica ed organizzativa, ad elaborare progetti di integrazione che prevedano l’interazione delle diverse figure professionali che operano con il disabile, sia all’interno sia all’esterno della scuola, anche con il coinvolgimento di associazioni territoriali di volontariato.

 

I progetti dovranno essere presentati all’Ufficio II di questa Direzione Generale entro e non oltre il 25 gennaio 2006, utilizzando il modello di scheda di presentazione allegato. Nel caso di reti tra più scuole, il progetto dovrà essere presentato dalla scuola capofila. Le schede dovranno essere indirizzate alla Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico per il Lazio - Ufficio II – settore integrazione studenti disabili, utilizzando i seguenti riferimenti: fax - 06/77392318, e.mail eugenio.sapia@istruzione.it

 

Un’apposita Commissione valuterà i progetti presentati, stilando una graduatoria sulla base dei seguenti indicatori di qualità:

 

·               coerenza con le finalità di cui alla presente nota

·               attività in rete (con altre scuole – enti locali – associazioni di volontariato)

·               inserimento del progetto nel POF

·               numero di alunni con disabilità coinvolti

·               rapporto con i PEI

·               totale alunni coinvolti

·               totale personale coinvolto (interno ed esterno)

·               livello di coinvolgimento delle famiglie

·               tipologia di attività (curricolari, extracurricolari, laboratori, classi aperte)

·               azioni di monitoraggio dei processi

 

Il finanziamento, che sarà attribuito ai primi 100 progetti in misura proporzionale al punteggio riportato, potrà essere utilizzato, in parte, per realizzare iniziative congiunte di studio e ricerca del personale che opera con gli studenti disabili, al fine permettere un’omogeneizzazione dei linguaggi una più approfondita conoscenza di tecniche e metodologie d’approccio e, soprattutto, una condivisione delle problematiche, delle competenze richieste e degli interventi da porre in essere nell’ambito del percorso progettato;

 

Le attività, realizzate dalle scuole con i finanziamenti ricevuti, saranno oggetto di specifico monitoraggio da parte dell’Ufficio, per la rilevazione soprattutto degli aspetti qualitativi dei processi realizzati. Le migliori esperienze realizzate saranno inserite sul sito di questa Direzione Generale, al fine di offrire opportuni spunti alla progettualità di tutte le scuole della regione.

 

IL DIRETTORE GENERALE

Maddalena Novelli